Nella ruota del futuro moribondo
Ecco che la saggezza si palesa davanti alla carne, davanti allo spirito.
Ecco che il profumo della verità si manifesta, si rivela,
giallo come il fulmine che illumina la spina dorsale.
Allora si cammina nella strada di legno che porta allo specchio del mercurio,
immersi nelle rocce millenarie che hanno dato nutrimento
a miliardi di spiriti, di umani che cercano, di anime che guardano
e che talvolta vedono.
E poi ci si sposta di pochi gradi e si comincia
A udire il bipolare suono del silenzio,
derivante dal fastidioso bisbiglio del popolo che non sa parlare.
Un popolo perso e disperso, senza un Re, senza legge e senza morale,
un popolo di sabbia corrotta, priva di vento, ricca di asfalto.
Ecco il regno dei ragni senza polpa, esoscheletri evanescenti
Portatori di fetore illuminante, breve come una stella cadente,
alcuni invece rimembrano le vere stelle.
Allora ecco che il ragno diventa una colomba
E canta con le civette nel cielo notturno
E con i leoni nel calore diurno,
in attesa dell’arrivo della vera Luce.
- Mihrem
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