Pontefici e costruttori di Ponti

Nel cuor del ricordo d’antichità
Ci si lamenta dell’effimera modernità
Alimentando il macchinario arrugginito
Ma ben funzionante
Della malvagia stanchezza d’essere.

Sotto la torre, all’ombra fresca del vento neutro,
Ci si guarda negli occhi
Pietrificati dai serpenti d’acqua.
Occhi di tramonto marziano,
Sale e mercurio nel tempio della continuità.

Ed ecco che il fresco sol sorge,
Mentre ci si accorge d’esser caldi,
Scaldati dal cuore di un vecchio fiume.
E allora sono come roccia silenziosa,
In perpetuo ascolto del sacro rumore bianco.

- Mihrem

Art by Alessandro Sicioldr 

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