Timo
Famiglia: Lamiacee, Parti usate: stelo fiorito
Il timo ha molti chemiotipi spontaei, ognuno cresce in luoghi particolari geograficamente delimitati.
Il timo selvatico, il serpillo ( Thymus serpillum), ha le stesse proprietà dell'altra specie principale, il timo volgare ( Thymus vulgaris) e il principio attivo di queste specie è il timolo.
Può essere utilizzato per fare degli infusi (1-5 gr per una tazza) e ha proprietà eccitanti e digestive, può utilizzato contro i gas intestinali e per regolare la circolazione sanguigna; utile anche per coliti, catarri cronici e afte.
L'olio essenziale si ricava distillando in corrente di vapore le foglie; le proprietà variano in base al chemiotipo:
serpillo (timo selvatico): o.e antisettico, microbicida, antispastico, espettorante; indicato per tosse, bronchiti e altre infezioni dell'apparato respiratorio. USO: in tisana mescolato con miele ( 2 gocce in un cucchiaio di miele, da 3 a 6 volte al giorno); cresce in Europa in terreni rocciosi e assolati.
Timolo (timo rosso): antinfettivo e antispastico, calma la tosse. Questo olio è energizzante, tonico, stimolante del sistema simpatico e antiparassitario; deve essere utilizzato con moderazione; si sviluppa solo in pianura.
Capitato (Coridothymus capitatus): potente antinfettivo e tonico, è indicato per tutte le infezoni e l'affaticamento cronico; da usare con cautela perchè è aggressivo per la pelle e va diluito in un altro olio vettore; cresce in Spagna.
Geraniolo: indicato in applicazioni esterne per le infezioni respiratorie, genitourinarie e della pelle.
Linalolo: tonico e antinfettivo, rinfnorza il sistema immunitatio ed ha anche un'azione vermifuga; questa varietà di timo è da preferire per il trattamento dei bambini, pelli e mucose fragili
Paracimene: usato in massaggi per dolori osteoarticolari e muscolari, su atleti e persone sofferenti di atrosi.
Tuianolo: proprietà antinfettive, stimola le difese naturali ed è un rigenerante del fegato.
Altri suggerimenti su come utilizzare il chemiotipo più conosciuto, il timolo, presente nel timo volgare:
Purificazione dell'aria e diminuzione del rischio di contagio nelle stanze di persone malate, utilizzando un diffusore di oli essenziali: si aggiunge all’acqua una goccia per ogni metro quadro della stanza.
Massaggio all'essenza di Timo, diluendo 10 gocce di olio essenziale in 100 ml di olio vegetale (oliva, mandorle, cocco, ecc), frizionando e massaggiando fino al completo assorbimento dell’olio: si otterrà un'azione antidolorifica, nel caso di contusioni, ematomi, lombaggini, dolori e strappi muscolari e tonificante per i muscoli sia prima che dopo aver svolto un'attività fisica.
Suffumigi: massimo 2 gocce in un litro di acqua bollente insieme ad un cucchiaino di bicarbonato. Grazie all'azione balsamica risulterà efficace in presenza di raffreddore tosse e sinusite.
Impiegato come deodorante, soprattutto per i piedi, nei pediluvi e come talco per le scarpe.
Impiegato anche per detergere e disinfettare piccole ferite, per rafforzare le gengive, in caso di stomatiti e previene la formazione delle carie (per questo lo si ritrova spesso all’interno di dentifrici).
Da un punto di vista più sottile questa piantina aromatica è da sempre stata associata alle sue proprietà purificatrici e sanificatrici e veniva usata nei rituali di guarigione e per la salute in generale; se indossato aumenta i poteri psichici, mentre nell'acqua del bagno aiuta a dimenticare i dispiaceri e i dolori del passato.
STORIA E CURIOSITÀ: Il nome deriva da una pianta egiziana, tham, che veniva utilizzata per l’imbalsamazione, mentre secondo altre fonti il nome deriva dal greco thymos e significa profumare
N.B. Queste informazioni hanno scopo meramente divulgativo, prima di qualsiasi utilizzo è bene rivolgersi al proprio naturopata.
Fonti:
https://www.inherba.it/piante-officinali-aromatiche/timo/
“Oli essenziali e piante aromatiche” di Guy Roulier edizione Macro
“La salute nelle piante e nelle erbe” di P. Giorgio da Cartosio edizioni paoline
- Leprotto Nicotiana
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