BARDANA (Arctium lappa)
Famiglia: Asteracee ; foglie e radice
Il nome deriva dal greco “arctium” che significa orso, per i peli che porta la pianta e “lappa” che significa afferrare, per i frutti che si attaccano facilmente al vello delle pecore e ai vestiti.
Un antico proverbio dice: “se la vecchiaia vuoi tener lontana, fatti amiche cicoria e bardana”
Pianta di Giove: preferibile raccoglierla di giovedì nelle ore in cui è presente nella volta celeste, meglio ancora se la luna si trova in fase calante.
Costituenti chimici: olio essenziale, tannino, sali di potassio, di calce e di magnesia, inulina, principio antibiotico simile alle penicillina.
Il momento balsamico è l'autunno, in cui i principi attivi sono concentrati maggiormente nella radice e in minor quantità nelle foglie.
La Bardana agisce principalmente su due ghiandole: ipofisi e fegato; la prima regola la crescita e il secondo è il filtro dell'organismo.
Da un punto di vista più sottile questa pianta aiuta a trasformare, a sradicare le credenze che abbiamo e che creano conflitti con noi stessi e le persone che frequentiamo (“aiuta la trasformazione da bruco a farfalla”).
Proprietà Curative:
azione elettiva sulla pelle e in generale sul sistema metabolico.
diuretica, diaforetica (aumento temperarura corporea per eliminare le tossine), colagoga (favorisce la produzione e l'escrezione della bile); depurativa atta al drenaggio
aiuta l'organismo a metabolizzare i nutrienti, in particolare gli zuccheri grazie alle vitamine del gruppo B. Lavorando sul fegato ci sostiene e ci da buon umore
antibatterica (sopratutto per stafilococchi)
abbassa il livello del colesterolo
azione sul cuoio capelluto: indicato per cuti grasse e forfora; stimola la crescita dei capelli
stimola la diuresi
Possiamo poi aggiungere proprietà antibatteriche, antiossidanti, antinfiammatorie epatoprotettive, antisettiche.
Nella
medicina popolare, la bardana viene utilizzata internamente come
rimedio per purificare il sangue
e
come rimedio diuretico e diaforetico; oltre ad essere impiegata per
contrastare disturbi gastrointestinali di varia natura.
Esternamente,
invece, la pianta viene impiegata dalla medicina tradizionale per il
trattamento della seborrea
del
cuoio
capelluto,
psoriasi,
acne, foruncoli, eczemi.
Per uso esterno si può usare l'oleolito, che viene preparato attraverso un metodo diverso da quelli classici, cioè con una digestione al posto della macerazione; un'altra preparazione destinata ad uso esterno è la maschera facciale, ottenuta frullando le radici e le foglie fino a formare una “papetta” che andrà applicata sulla pelle ed in particolare sul viso come antirughe (attenzione a non applicare su occhi e bocca).
Il decotto invece può essere utilizzato sia per uso esterno, facendo degli impacchi nelle zone interessate, sia per uso interno bevendone 2-3 tazze al dì.
Infine si può prepara una soluzione idroalcolica (tintura) con la radice; con questo estratto i principi attivi sono presenti in concentrazioni maggiori e quindi l'effetto è molto forte. Utilizzata soprattutto per il benessere dell'intestino e del fegato, della digestione, per la depurazione del sangue; eventualmente la tintura si può usare anche sulla pelle con le stesse proprietà descritte precedentemente.
La posologia è di 30-50 gocce da assumere 2-3 volte al giorno 15 minuti prima dei pasti, diluite in poca acqua.
Per ingerire la tintura in maniera regolare o se non si è a casa , si può aggiungere la dose giornaliera in una bottiglia di acqua e consumarla a piccoli sorsi lontano dai pasti.
Controindicazioni:
L'uso
della bardana è controindicato in caso d'ipersensibilità accertata
verso uno o più componenti.
Inoltre, l'utilizzo degli acheni di
bardana è controindicato anche durante il primo
trimestre di gravidanza.
Curiosità:
La Bardana per riprodursi possiede un'arma segreta: i suoi semi rimangono imprigionati nel pelo degli animali e nei vestiti delle persone, consentendone così un trasporto e una riproduzione garantita. Questa capacità di attaccarsi praticamente ovunque ha stuzzicato la curiosità di diversi scienziati che analizzando la forma dei semi al microscopio hanno potuto osservare che sono rivestiti da squame che formano minuscoli uncini, in grado di attaccarsi alle asole formate dai peli o dai fili dei tessuti.
Questa sua incredibile caratteristica portò dopo diversi anni di studio alla creazione del velcro, che si basa su questo principio riprodotto in scala con la presenza di un gran numero di uncini sui due lati.
Concludo informando che attualmente possiedo della tintura madre di Bardana, se qualcuno fosse interessato ad averne un po', per provare se è efficace, lasci un commento:)
Fonti:
“ La salute nelle piante e nelle erbe” di P. Giorgio da Cartosio edizioni paoline
“Fitoterapia” di Jean Valnet edizione Demetra
https://www.inherba.it/piante-officinali-aromatiche/bardana/
https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/bardana.html
-Leprotto Nicotiana
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